mercoledì 20 novembre 2013

E Quando Giunse Quel Momento... (Parte Ultima)




E così ecco il finale di questa storia. Non aggiungo altro se non che ogni commento sarà apprezzato.
In oltre ho aperto una pagina in cui potete trovare tutte e sei le parti.

sp

lunedì 28 ottobre 2013

E Quando Giunse Quel Momento... (parte cinque)

Se c'è qualcosa che non ricordate QUI trovate le precedenti parti della storia.

Qui sotto invece il nuovo episodio:


(cliccate per ingrandire)

Next: parte ultima.

sp

martedì 15 ottobre 2013

E Quando Giunse Quel Momento... (parte quattro)

Ok, anche chi ha letto le precedenti parti mi sa che non se la ricorda più. Del tipo che si potrebbe instaurare un dialogo del genere

essepì: Ho ripreso in mano "e quando giunse quel momento"
Ale: Sono sincero...non mi dice nulla:(
essepì: Una storia che non ho mai concluso. se cerchi su google ti viene subito fuori
Ale: Dopo controllo. Magari so già tutto ma non mi sovviene nulla.

E' un dialogo ipotetico,eh. Tanto per dire. Magari qualcuno se la ricorda. D'altronde  l'aprile 2012 è passato da poco. Comunque, se proprio non ve la ricordate, questa è la prima parte, questa la seconda, e questa la terza.

E questa la quarta:






domenica 13 ottobre 2013

ho sognato...Batman!


(clicca per ingrandire)

Lo scorso weekend si è svolta la 24 Ore del Fumetto a Villanova del Ghebbo (Ro). Per motivi tecnici non sono potuto essere presente fin dall'inizio. quindi per me niente 24 ore quest'anno. Ho però approfittato dell'occasione per raccontare questo mio vecchio sogno. 

sabato 12 ottobre 2013

Il nuovo romanzo di Neil Gaiman


E' uscito il nuovo romanzo di Neil Gaiman. Il titolo italiano è "L'Oceano in Fondo al Sentiero". Lo pubblica Mondadori nella collana Strade Blu.

- Non ho potuto aspettare nemmeno un giorno per leggerlo.

- L'ho letto nell'arco di 48 ore (son solo 190 pagine.)

- Arrivato alla fine ne avrei voluto ancora.

- Lo stesso Gaiman ha raccontato che doveva essere un racconto scritto per la moglie e che poi si è sviluppato fino a prendere la forma di un romanzo. Questo si vede. La trama racconta di un uomo che, nel giorno di un funerale, tornato nei luoghi d'infanzia, inizia a ricordare cose incredibili. Un'infanzia in cui emerge il fantastico, l'orrore, il surreale. E' quello che succede in diversi suoi racconti e che qui si sviluppa in una trama di più ampio respiro.

- Si, c'è qualcosa di già letto per chi conosce Gaiman.

- Si percepisce che è un libro molto personale. Pesato. Riflessivo.

-  La produzione dell'autore la si può dividere nel filone bambini\ragazzi e quello per "grandi". Questo libro viene presentato come un libro per adulti. Così non è. E' un libro che dovrebbero leggere grandi e piccini,anche se non capiscono tutte le parole. Lo stesso Gaiman lo scrive all'interno della storia. Non credo sia corretto riportare i passaggi ma, dico a chi lo leggerà, di cercarli.

- E' un libro che consiglio di leggere.

lunedì 7 ottobre 2013

L'ultima mano


Ricapitolando:
resomi conto di aver perso la mano (qua), è stata ritrovato da Aoichan (qua) e se ne è presa cura (qua).
Ora è tempo che prenda atto dei fatti.

domenica 29 settembre 2013

sabato 7 settembre 2013

Eroi DC - SOLO

Ho scritto alcune righe su una breve storia di Gaiman che ho trovato in questo volume. Se volete leggerle andate su neilgaimania o cliccate QUA.

sp

lunedì 26 agosto 2013

"la macelleria" di Bastien Vivès


Parliamone un po'.
Le storie d'amore non mi interessano. Non mi permetto che possano interessarmi.
Mi interessano le storie di supereroi, ad esempio. Questo mio interesse mi porta spesso a leggere cattive storie di supereroi.
In tutto questo c'è un errore. L'etichettare le storie con un genere mi porta ad essere traviato. Ci son solo due "generi" di storie: storie buone e storie cattive. Dietro ad una buona storia, tendenzialmente, ci sarà un buon autore.

Bastien Vivès è un buon autore. Tanto buono che mi ha fatto leggere, ed apprezzare, storie d'amore. La storia è sempre la stessa: un ragazzo incontra una ragazza, c'è l'avvicinamento, c'è il corteggiamento, c'è l'idillio, c'è la rottura e la fine. Tutto dipende da come viene raccontato. Vivès, attraverso le sue opere, sembra portare avanti un lavoro d'analisi. Fredda osservazione ne Il Gusto del Cloro, con la più totale mancanza di commento in Nei Miei Occhi.
Ne La Macelleria mantiene il tratto già visto in Nei Miei Occhi. Un essenziale disegno a pastello con pochi tratti d'inchiostro a definirlo. Niente sfondi. Lo sguardo si focalizza sulla figura umana. E' il disegno stesso a parlare. In quarta di copertina sono riprodotti quattro momenti di una scena di danza. Le "figurine" di Vivès sembrano danzare per tutto il tempo raccontato dal fumetto, sia che stiano giocando a ping pong, sia che siano ferme davanti ad uno specchio.
Si diceva che porta avanti lo stile visto in Nei Miei Occhi ma, al di là della pura tecnica di disegno, se ne differenzia particolarmente. Cambia la prospettiva, ora in terza persona. La storia diventa ancor più generica e universale. E' La Storia. Niente nomi. Niente narrazione. Solo alcuni momenti che ognuno può riconoscere. Ad intervallare questi momenti intermezzi allegorici in cui, personaggi visti lontanissimi da noi, recitano la loro parte. C'è tanto dolore, tanta pateticità.


Il fumetto diventa un trattato etologico. Solo che la specie osservata è quella umana.




L'edizione è pregevole. Un libricino che ricorda nella grafica un ricettario di cucina. Il tutto di un'assoluta essenzialità che valorizza il fumetto che vi è contenuto.

Mi vien spesso di fare un rapporto tra il tempo di lettura e il prezzo. Come se a tal costo debba corrispondere un determinato tempo di lettura. Altro ragionamento sbagliato. Non è il tempo ma la qualità a dover essere rapportata. Un'alta qualità porterà a riprendere in mano il volume più e più volte. A farlo ritornare alla mente. A compararlo e usarlo come metro di riferimento con altre opere. Insomma la qualità diventa anch'essa tempo su cui rimanere sull'opera. Perciò, anche se in dieci minuti si arriva alla fine de La Macelleria, posso dire che comunque ne vale il prezzo.



titolo: La Macelleria
autore: Bastien Vivès
edito da: Diàbolo Edizioni
formato: 15x20 cm, cartonato, col., 90 pag
           

martedì 20 agosto 2013

11


Per questo disegno avevo inizialmente usato dei colori ma, alla fine,preferisco mantenere il monocromo.

mercoledì 3 luglio 2013

Riguardo a Man of Steel

Mi viene solo da riproporre questa vecchia striscia:

La disegnai poco tempo dopo l'uscita di Superman Returns, un film che non ho mai visto. 
Qui esprimevo tutta la mia infantilità nell'identificare il personaggio di Superman in Christopher Reeve. Ho anche provato a vedere la pellicola ma non sono andato oltre i titoli di testa. Considero ancora un errore aver voluto ricalcare i vecchi film. Ultimamente mi è venuta voglia di provare a vederlo. Chissà, magari sarà meno peggio di quel che mi aspetto.

Nonostante sia stata disegnata per il film del 2006 si adatta perfettamente al mio pensiero su Man of Steel. E' un film sbagliato. Quello non è Superman. 
Quando venni a sapere che sarebbe stato Zack Snyder a dirigere il reboot di Superman ne fui amareggiato. Non mi piacciono i suoi film. Poi iniziai a vedere i trailer e inizia a sperare. Pur consapevole che ci sarebbero stati cambiamenti avevo fiducia di trovarmi al cinema un bel film, epico e che mi avrebbe emozionato. Così non è stato. 
Forse a il suo miglior film e non nego abbia punti interessanti e ben fatti.
Ma quello non è Superman.

sp

martedì 2 luglio 2013

Storie che NON Leggerete, MAI: Capitolo CINQUE


Il vecchio Bruce Wayne siede sulla poltrona. Poca fa, l'ancor più vecchio Alfred, gli ha mostrato la prima pagina del giornale: il Joker è morto. Come in trance il milionario di Gotham ha re-indossato il costume che non ha più messo dall'ultimo scontro. La maschera rotta a metà. Una figura triste e rovinata. Il tessuto spaccato ripropone la spaccatura che a sua volta si cela sotto.

Una scena triste e ridicola pensata all'età di otto anni.

sp

domenica 16 giugno 2013

Storie che NON Leggerete, MAI: Capitolo QUATTRO





Non ho altro da aggiungere riguardo alla storia in sè.

E' un'idea che mi è venuta molti anni fa. Ricordo che in un blog, o in chissà quale sito, lessi di un disegnatore che cercava una sceneggiatura. Io gli proposi questa storia. Siccome non volevo fargli torto pensando che si sarebbe sentito sminuito se avessi precisato troppo le scena gli abbozzai a grandi linee quello che succedeva. Praticamente gli scrissi il soggetto, non la sceneggiatura. Lui mi rispose incazzato, sembrava offeso, "questa non è mica una sceneggiatura!" mi disse.
Non bisogna farsi riguardi verso gli altri.

sp

martedì 21 maggio 2013

Rovigo Comics 2013


Cosa vi aspetterà:



Area Comics

Sabato 25 e Domenica 26 maggio

Saranno presenti gli autori:
  • Alessandro Vitti
  • Mattero Strukul
  • Giuseppe De Luca
  • Ketty Formaggio
  • Fabio Babich
  • Alessio Beccati
e altri disegnatori che si avvicenderanno ai tavoli da disegno, dove sarà possibile incontrarli e vederli all'opera!

Red Dread

Alessandro Vitti e Matteo strukul presenteranno in anteprima il terzo e conclusivo numero di Red Dread, miniserie a fumetti ambientata nel Polesine, sabato 25 alle ore 11.00 presso la manifestazione Fiumi di Libri che si svolgerà in contemporanea nelle vie centrali della città
Durante i due giorni della fiera sarà proiettato il teaser trailer "Red Dread Mila: Delta macchiato di sangue" della regista Lyda Pettitucci, anche lei presente alla manifestazione.

Diabolik

Per celebrare i 50 anni di Diabolik, Rovigo Comics ha realizzato un inedito albo del Maestro del Terrore intitolato "Diabolik a Rovigo".

Capitan Venezia

Il gruppo Venezia Comix presenterà il secondo numero di Capitan Venezia.

Mostre

In entrambi i giorni sarà inoltre ellestita un'area espositiva con mostra di tavole originali: Red Dread, Diabolik, concorso PolesiNoir.

Domenica 26 maggio

Federico Memola presenterà la nuova incarnazione di Jonathan Steele, accompagnato dalla creatrice grafica del personaggio, Teresa Marzia.

Area Cosplay

Sabato 25 maggio

  • Animazione cosplay sul palco a cura del gruppo LBC.
  • Photoset e sfilata ai Giardini delle Due Torri e nelle piazze di Rovigo

Domenica 26 maggio

  • Cosplay Contest competitivo a cura del gruppo 4Cosplay. Scarica il regolamento e i moduli di partecipazione alla pagina Area Cosplay
  • Animazione, giochi ed esibizioni a cura di LBC
  • In anteprima Sumo Slam, Strike Ball, Read Master, Shot Shot Shot e Card Battle
  • Spettacoli
  • Premiazionie dei migliori costumi ed interpretazioni
Per i cosplayer ci saranno:
  • Camerini ragazzi e ragazze separati, con specchi e panche
  • Photoset con Roberto Gioli e altri fotografi
  • Area ristoro












Area Games

Sabato 25

  • Torneo di 7 wonders a cura dell'associazione Overlord

Sabato 25 e domenica 26 maggio

  • Daniele Ferri persenterà il gioco di carte "VEGEtables"
  • Incontro con Claudio Casini, illustratore e scultore fantasy
  • L'associazione Le Due Torri presenterà il gioco di Star Trek di Luca Soncin
  • Games Workshop organizzerà delle demo di gioco e di pittura di miniature.
  • Maniak Games presenterà il gioco "Swinging Pirate"
  • Tornei di "Carcassonne" e "I coloni di Catan"
  • Area LEGO Games
  • Gioco libero a cura dell'Associazione Le Due Torri che metterà a disposizione i giochi della propria ludoteca
  • Rage Race e giochi Kick Starter con Ludus Iovis Diei
  • Parteciperanno le associazioni Ludus Iovis Diei, Asgard, Il Sentiero dei Draghi e Laser Tag

Domenica 26 maggio

  • Torneo di Yu-gi-oh!
  • Marco Maggi presenterà il gioco "Venetia" e, in anteprima, "Hobbit tales from the Green Dragon"
In oltre:

PolesiNoir - concorso d'arte fumettistica

L'Associazione Comic's Trip e la Libreria del Fumetto Delta Comics, in collaborazione con Clodia Comics e l'Agenzia Momenti, indicono un concorso d'arte fumettistica associato alla manifestazione Rovigo Comics Cosplay & Games che avrà luogo il 25 ed il 26 maggio.
Il concorso è aperto ad autori non professionisti e porta il titolo di "PolesiNoir", il tema della manifestazione.
Come si può intuire, questo titolo propone un connubio tra il nostro territorio e la narrativa noir e richiede pertanto la creazione di storie ambientate nella provincia di Rovigo.
Gli obiettivi del concorso sono quindi non soltanto quelli di offrire opportunità a nuovi autori e di incentivare la diffusione del fumetto come tecnica di narrazione, ma anche di promuovere il nostro territorio, rendendolo argomento di una produzione culturale.

giovedì 25 aprile 2013

Le Storie che NON Leggerete, MAI: Capitolo TRE

 "Io Vinco" è l'idea per una storia breve, magari di quattro pagine, magari per un concorso di fumetti. Un "magari" rimasto ipotetico.


"Il mondo si divide in due" dice "chi vince e chi perde. Io vinco". Un uomo il cui unico senso è sconfiggere gli altri, abbatterli a suon di mazzate. Non fermarsi mai, avanzare lasciando tutti indietro.


Poi un giorno entra in una locanda e si trova faccia a faccia con lui. E' la prima volta che lo incontra eppure capisce. Capisce che con lui non ce la può fare. Non riuscirà a sconfiggerlo. Si fermerà. Diventerà un perdente.
E allora che senso ha avuto tutto?

fine


Il tizio della locanda era già comparso in Nove Passi, 24 Ore del 2008, e in Attraverso il Silenzio.

mercoledì 24 aprile 2013

Broadchurch


Sulla spiaggia di Broadchurch viene ritrovato il corpo di Danny Latimer. Sarà l'appena arrivato ispettore Alec Hardy ad occuparsi del caso. Durante le indagini emergeranno tutti i lati oscuri della comunità.

Broadchurch è una serie inglese. Lo vogliamo definire detective drama? Google Traduttore mi aiuta chiamandolo telefilm poliziesco e mi sembra vada bene. Negli otto episodi le indagini procedono a rilento, più si conoscono i personaggi più si scopre che ognuno ha qualcosa da nascondere. Gli indizi son pochi, impalpabili, eppure tutti sembrano implicati. E' la vicinanza, tutti si conoscono, sono amici o parenti. Ma se ci sono segreti come ci si può fidare?

Guardando il primo episodio sono stato subito affascinato dalla storia e dall'interpretazione degli attori (non ho ancora detto che Alec è interpretato da David Tennant) pur non essendo troppo convinto da tutti i rallenty. Con l'avanzare, anzi, con l'arrancare dell'indagine i rallentamenti d'immagine vanno a sottolineare come tutto sia un meccanismo lento, traballante, incerto e che non risponde ai nostri tempi personali.

Broadchurch è un indagine e racconta di un indagine e tutti gli aspetti e le persone che vengono catturati dalla rete al centro della quale c'è l'omicidio. E' una critica alla stampa e alla sua ingordigia di sofferenza altrui? O è rivolta all'incapacità di chi deve indagare? O alla religione pronta a ritornare     sotto i riflettori approfittando di chi ha bisogno? E tutti quelli che chiedono solo un colpevole da additare? 
Quello che emerge è il fatto che è difficile essere obbiettivi. Un'indagine è composta da molti elementi e il quadro che ne emerge, per essere esauriente, non ne può escludere nessuno. Seguiamo il processo e alla fine, arrivati a scoprire il colpevole quasi ne restiamo delusi. Non si vuole sapere il chi è, solo continuare a farne parte. Ci si indigna, si urla, diciamo cosa faremmo se, interpreti senza essere attori. 
Abbiamo ottenuto il nostro colpevole ma quel che resta è solo dolore.

Un'altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è l'introduzione dell'elemento soprannaturale nella figura di un sensitivo. Ripensandoci poi ho capito che anche lui ci stava. C'è spazio per chi crede e per chi no. E si può credere in tutto se fatto in onestà e si può anche non credere, dipenderà dal punto di vista.

Qualche settimana fa mi lamentavo del fatto che non riesco ad appassionarmi alle serie tv. Broadchrch è l'eccezione che conferma la regola (e non credo sia la sola). Ben scritta, diretta e interpreta. Mi ha fatto riflettere su quel che succede tutti i giorni e allo stesso tempo mi ha divertito nel cercare di capire chi era il criminale. Ovviamente non l'avevo capito, manco un maggiordomo in tutta la serie c'era.
Ciliegina sulla torta: uno stronzissimo protagonista in trench.


martedì 16 aprile 2013

Le Storie che NON Leggerete, MAI: Capitolo DUE

C'è un uomo in cerca di una verità. Viaggia per il mondo e vuole scoprire il vero significato del male. Male con la lettera maiuscola non solo perchè è una parola scritta dopo un punto.
Riesce a trovare Satana, facciamo che lo trova nelle profondità di una caverna nelle profondità della terra? Facciamolo.E gli pone la domanda: che cos'è il male?
E Satana come risposta gli racconta una storia. La storia di Gesù. Un Gesù diverso da quello appreso al catechismo e che in realtà è il capo dei ribelli di una setta ebraica che combatte contro l'impero romano. Alla fine viene arrestato e al processo c'è un altro uomo con il suo stesso nome. Alla folla, dato che si è in tempo di Pasqua, viene data la possibilità di liberare uno dei due prigionieri. La folla libererà il nostro buon Gesù guerrafondaio condannando perciò l'altro malcapitato.
E quindi che vuol dire questa storia? Qual'è la risposta alla domanda sul male? E il triste Satana rivela che il male non è altro che una scelta sbagliata.
fine


Anche se non so scrivere più di tre righe di seguito questa era l'idea per un libro.
Ripensandoci ora non so bene come mi si sia strutturata in testa perchè presenta due periodi ben diversi della mia vita.
La cornice del racconto, quella con Satana, è stata sicuramente pensata quando ancora credevo. La figura della Stella del Mattino è fotocopiata dal Satana Nagaiano. Un angelo ancora bello e nobile. Si differenzia solo per il fatto che non è più addirato con Dio anzi è pentito del suo peccato di superbia, sa anche che Dio lo perdonerebbe e lo farebbe tornare in Paradiso se lo volesse. Non ritorna per un suo senso di responsabilità verso i demoni che l'hanno seguito e che per causa sua son diventati demoni. Traspare in quest'idea un senso di positivismo verso il credo in una divinità.
La parte centrale, quella dei due Gesù, deriva dalle letture che feci e che mi portarono a ribaltare la mia opinione sulla religione fino a considerarmi ateo per un certo periodo. Brevemente, si ipotizza che in realtà Barabba fosse lo stesso Gesù. Considerando il fatto che un ebreo non può nominare il nome di Dio, Gesù, in quanto egli stesso ebreo, avrebbe usato un altro epiteto, diciamo padre, che in aramaico è "abba". Per indicare "figlio di" si dice Bar quindi Gesù Figlio del Padre diventa Yeshua Bar Abba, Gesù Barabba. Nella Bibbia Barabba si chiama Gesù ma tendenzialmente non ci si fa caso.
Non mi soffermo su queste teorie dal retrogusto complottistico, non ne ho la competenza ne abbastanza conoscenza. Sta di fatto che scavando nella formazione di questa storia vedo come due blocchi d'idee sono andati ad amalgamarsi per unirsi in un'unico racconto che non vedrà mai la luce.
E va bene così.

martedì 9 aprile 2013

Le Storie che NON Leggerete, MAI: Capitolo UNO

Per la maggior parte delle volte, quando invento una storia, faccio una gran fatica a dare un titolo. Mi riduco alla fine a metterne uno posticcio. A volte però il titolo arriva fin dall'inizio ed è quello giusto.
E' il caso di "Essere Umano o Essere Umano?". Storia di un bel po' di anni fa, credo quattordici o quindici, con protagonista un demone.

Il titolo è il quesito del demone. Si è umani in quanto tali o perchè ci si comporta in modo umano?
Il demone, nei miei proposti, non aveva nulla di positivo. Semplicemente dopo una lotta con un altro demone viene salvato da un monaco. Questo lo mette in dubbio. Una creatura così debole si rivela così forte aiutandolo. Vede in quell'atto qualcosa di grande che la sua forza non riesce a decifrare e, siccome per lui la forza è tutto, vuole capire. Decide perciò di vivere tra gli uomini, come un liceale. Una ragazza instaurerà un rapporto con lui, non lui con lei.
E alla fine il monaco muore. Il nemico del demone attacca l'uomo per colpirlo. Il demone si chiede dov'è finita tutta la forza del monaco, qual'è il senso e resta perciò senza risposta.
fine.




Visivamente, nel realizzare il demone, c'è l'influenza di Devilman di Nagai e di Wolverine e un pizzico di Toriyama nell'assenza di naso. Il demone l'ho inserito in Attraverso il Silenzio.

Ripensando a cosa parlavano queste storie vedo quanto son cambiato. Sono il riflesso dei miei ideali, del mio credo. Ero credente e mi ritrovavo la testa piena di diavoli e angeli con una visione positiva della fede. 
Il demone avrei voluto utilizzarlo anche in un'altra storia...


...un fantasy, in cui una compagnia attraversando il deserto trova una statua. Si accorgono poi che la statua in realtà è viva, è il demone in riflessioni da un'infinità di anni. Ci fù un tempo in cui incontrò Gesù e ne fu così colpito che era ancora li a riflettere su quell'uomo. Scritta così sembra proprio un'idea scema.

E a proposito di Gesù! Anzi no, avremo tempo di parlarne nel prossimo capitolo.