venerdì 24 giugno 2011

questo è l'ultimo....



dato che ciclicamente passo dall'esaltazione per i miei lavori al voler spezzare ogni utensile che possa tracciare segni continuo ad aprire nuovi blog. logico vero?

quindi ora c'è anche:

- Il Mio Vero Volto (altro spazio Shockdom in cui inserire di tutto un po' e ordinare vecchie storie)

- Il Carnet del Matto (che raccoglie più che altro schizzi fatti al volo, a che a chi servirà? boh)

sp

martedì 21 giugno 2011

Parlando di ANIMAls (si, mi piace e voglio che continui)


Sono sempre stato affascinato dalle riviste. Specialmente di quelle a –e sui- fumetti. Eppure, fino ad ora, non ne ho mai seguita nessuna. Ho sempre trovato una qualche scusa per non prenderla. Troppo cara. Questa non mi ispira. Non ne ho sentito parlare bene. Ne ho sentito parlare troppo bene. Continuavo perciò a lasciarle tutte sullo scaffale della fumetteria.

Alla fine -meglio tardi che mai si dice- mi son buttato e ho acquistato Animals. Sono stato influenzato anche dal sapere che avrebbe contenuto una storia di un dato autore, di cui non dirò si tratta di Makkox. L’importante è che l’ho acquistata e che ne son rimasto soddisfatto. Più che soddisfatto. E un po’ in colpa, dato vengo a sapere che è in difficoltà e deve prendersi l’estate per assestarsi che lo so che uno non cambia le cose ma magari si. Quindi eccomi qui a parlare della rivista Animals. Parlo per chi non la conosce, per chi la conosce ma non la legge e per che la legge e ne vuol parlare.

Animals, o meglio ANIMAls, è una rivista che in particolar modo parla di e a fumetti ma si prende anche lo spazio per racconti, articoli di approfondimento, qualche recensione. Insomma tutto ciò che è cultura. Vi si respira aria di libertà. E’ l’occasione di scoprire autori che non si conoscevano e di cui si è solo sentito accennare ma che, nel marasma dell’editoria attuale, si fatica a saperne di più. Personalmente, sono uno di quelli che tiene alla qualità di quel che legge e che si lamenta di quanto poco spazio ci sia per materiale davvero interessante. Ancora non posso acquistare TUTTO quello che vorrei. Devo fare una scelta, questo si, questo no. Questo mi interesserebbe, ma non so, forse dovrei, ma non ne so nulla, e se poi è una ciofeca? Ci si deve anche buttare per scoprire qualcosa di nuovo, e bello. Provate a leggere Animals. Ecco, Animals risveglia proprio il piacere delle lettura, essendo rivista lo si può leggere nell’ordine di storie che si preferisce. Tanto non si sbaglia. Lo si può leggere dove si vuole, tenere comodamente in ogni spazio. Ti accompagna se hai bisogno di cinque minuti come di più tempo. E sicuramente ci sarà la sorpresa di scoprire qualcosa di nuovo.

Inizialmente, prima di mettermi a ticchettare sulla tastiera, pensavo di parlare dei fumetti di quest’ultimo numero. C’ho ripensato, scopriteli da voi. Vi dico che c’è Manuele Fior (che se non conoscete questa è un’occasione per vedere uno dei suoi primi lavori), c’è Makkox (che mi ha gelato il sangue), c’è Edmond Baudoin (che mi ha fatto scoprire un argomento di cui non sapevo nulla), c’è Bastien Vivès (con i suoi quadretti esilaranti), c’è… Ma non vi dico nulla.

Quindi, con questo numero di giugno ANIMAls va in vacanza, promettendo di tornare a settembre con un nuovo piano. Io credo di aspettare l’inizio del nuovo ciclo per abbonarmi, ma questo non è importante.

Vi lascio il link al blog dove troverete tante informazioni: animals-theblog.blogspot.com/

sp

domenica 5 giugno 2011

Il trucco - ovvero come vi ho fregati



Una precisazione prima di iniziare. Quello che segue non vuol essere una spiegazione su ciò di cui parlano alcune mie storie, non tratterò del loro significato. Semplicemente, rendendomi conto di quanto "prendo" da altri fumetti per raccontare le mie storie, ho sentito l'esigenza di parlarne apertamente. Non ci sarà il cosa ma il come. Prenderò in esame gli ultimi tre episodi di CROSSOVER!!!, scegliendo un solo fumetto che ha influenzato ogni episodio.
Cliccando sul titolo verrete reindirizzati all'episodio
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EPISODIO 08: supereroe

Nell'ottavo episodio, dopo aver continuato sempre a procedere all'interno della griglia della striscia, arriva la rottura con l'inaspettata irruzione de la Folgore.
La tecnica dell'immagine fissa in cui l'inquadratura si avvicina così tanto da perderne il senso d'immagine, che tra l'altro ho già utilizzato in altre occasioni, non sapevo da dove l' ho tirata fuori. Avevo però la sensazione che non fosse affatto originale, anzi, che fosse proprio una di "quelle cose" che hai visto più e più volte. Poi ho capito, guardate qua:



di Alan Moore + Garry Leach

E ovviamente sono andato a rubare da quel supereroe ormai mitico per storia editoriale e trama che sta alla base di tutto il fumetto supereroico di stampo revisionista. E il bello è che nemmeno l'ho mai letto veramente ma solo spizzicato qualche pagina qua e la. Sto parlando di Miracleman (originariamente Marvelman), personaggio riplasmato a fine anni 70 dalla penna di Alan Moore e dalla matita di Leach.
Nella pagina che ho postato, dopo una avventura semplice e bambinesca, arrivati al solito lieto fine, vediamo l'inquadratura avvicinarsi sempre più, la nera pupilla arriva a coprire tutta la vignetta e questo ci porterà ad irromperere nel mondo reale.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Autori su autori continuano a cercare di reinventare il genere ma, sembra sempre più, che all'origine ci fosse tutto.
Quindi un titolo: Miracleman. Ma le influenza sono incalcolabili, da lavori successivi dello stesso Moore, a Sandman di Gaiman, al Sentry (che ne è ispiratore esplicito de la Folgore) di Jenkins.
Solo un ulteriore appunto. Ne la scena dell'arrivo de la Folgore mi sento di inserire tra le mie influenze, senza però averlo voluto copiare di proposito, Andrea Gadaldi, autore italiano di cui ho già parlato in passato.

EPISODIO 09: la favola della buona notte

Cambio. Modifico la linea narrativa e modifico l'impostazione della struttura. La storia diventa realistica e d'ambientazione familiare. Per questo mi è stato del tutto naturale avere come punto di riferimento le storie di Love and Rockets di Jaime Hernandez.


Jaime Hernandez

Non esagero se dico che Jaime Hernandez è il mio autore preferito. Le sue storie hanno scalzato anche quel Sandman che tanto mi ha sconvolto.
Jaime, assieme ai fratelli, è autore del fumetto indipendente Love and Rockets ma ognuno segue in modo indipendente le proprie storie. Credo di aver studiato il tratto di Jaime. L'utilizzo dei neri. Le figure femminili. I dialoghi così naturalistici. La quotidianità dell'azione che si innesca in un contesto inizialmente dal prefisso fanta. In L&R si rompe la solita narrazione della storia. Salti temporali da una scena all'altra. Piccoli eventi che hanno la stessa importanza di altri più "grandi". Il lettore deve leggere davvero, ogni vignetta è fondamentale.
La griglia diventa fissa. Ho letto un suo commento all'impostazione delle tavole, Jaime, affermava di come non fosse necessaria la ricerca di virtuosismi grafici nelle sue storie. Appunto, dipende sempre dalla storia. Ho scoperto quasi per caso di trovarmi bene con la tavola suddivisa in tre vignette lunghe.
Non troverete nient'altro come Love and Rockets e non troverete altri personaggi tanto affascinanti, delicati e imperfetti come quelli di Jaime.

EPISODIO 10: caffè e parole


Cambio. Mentre nell'episodio 9 ho voluto interpretare una narrazione con le sole immagini qui, al contrario, ho voluto basare tutto sul dialogo.
Era da un po' che pensavo a realizzare un fumetto in questo modo e questa era l'occasione buona. Questa storia è una spudorata scopiazzatura di stile a Kyle Baker e al suo Perchè Odio Saturno.

Kyle Baker

E non dite che non è un fumetto. Baker rinuncia ai baloon. Stilizza il tratto, usa grossolani tratti per un mezzotono. Il tutto rende il racconto fresco e frizzante. Le battute sono esplosive. Musicali. Hanno ritmo. Le espressioni esagerate, cartunesche e pur sempre reali. Perchè Odio Saturno è un fumetto stupendo che tutti dovrebbero leggere.
Baker ha realizzato altre e varie opere. Ha messo in scena la storia del Re Davide accostando al tratto cartunesco una delle storie più crudele e sanguinaria che sia mai stata narrata (ed è tutta la, sulla Bibbia, Baker non inventa nulla), ma non manca neanche Capitan America nei suoi lavori e chi pensa che quel tratto da cartoon non sia adatto ai supereroi, beh, non ha capito nulla.

Ecco a voi svelato il trucco. Resta molto poco della magia eh?

sp