mercoledì 3 luglio 2013

Riguardo a Man of Steel

Mi viene solo da riproporre questa vecchia striscia:

La disegnai poco tempo dopo l'uscita di Superman Returns, un film che non ho mai visto. 
Qui esprimevo tutta la mia infantilità nell'identificare il personaggio di Superman in Christopher Reeve. Ho anche provato a vedere la pellicola ma non sono andato oltre i titoli di testa. Considero ancora un errore aver voluto ricalcare i vecchi film. Ultimamente mi è venuta voglia di provare a vederlo. Chissà, magari sarà meno peggio di quel che mi aspetto.

Nonostante sia stata disegnata per il film del 2006 si adatta perfettamente al mio pensiero su Man of Steel. E' un film sbagliato. Quello non è Superman. 
Quando venni a sapere che sarebbe stato Zack Snyder a dirigere il reboot di Superman ne fui amareggiato. Non mi piacciono i suoi film. Poi iniziai a vedere i trailer e inizia a sperare. Pur consapevole che ci sarebbero stati cambiamenti avevo fiducia di trovarmi al cinema un bel film, epico e che mi avrebbe emozionato. Così non è stato. 
Forse a il suo miglior film e non nego abbia punti interessanti e ben fatti.
Ma quello non è Superman.

sp

4 commenti:

enrico -kelith- ha detto...

Ho visto Man of steel una settimana fa perché, invece, io adoro Snyder.
Non posso dire che non mi sia piaciuto. Nemmeno il contrario però.
Il punto di vista di Snyder dà, secondo me, una bella prospettiva per guardare Superman. La sua maniera di approntare le scene dandogli una fortissima componente estetica dà quella distanza siderale tra te e il superumano che fa si di meravigliarti per tutto ciò che sa fare.
Peccato, però, che non abbia mai fatto scattare quel senso di stupore per l'avvicinamento all'umano che Superman dovrebbe (sempre secondo me) avere. Avvicinamento al destino, più che altro, dell'umano, alla preservazione della sua sacra vita.
Quello non sembra Superman. Sembra, come faceva notare DocManhattan, Hyperion di Supreme Powers.

enrico -kelith- ha detto...

Ecco, detta una cazzata.
Il paragaone con Hyperion è sul forum di comicus.

sTUDIOpAZZIA ha detto...

A me la regia di snyder dà proprio l'idea della mancanza di un personale punto di vista. Si ferma alla superficie dell'immagine. Il senso del supereroe non sta nelle azioni che può fare ma nelle scelte che riesce a portare a termine. Un senso di bontà e giustizia che dovrebbe essere d'esempio.

sp

enrico -kelith- ha detto...

Direi che la vedo esattamente come te sul lato della caratterizzazione di Supes. Dove sono i principi morali inossidabili che dovrebbero contraddistinguerlo? sembra che voglia salvare solo i suoi amici. L'unica scena in cui salva sconosciuti è quella sulla piattaforma petrolifera.
L'impressione che mi ha dato è quella di un Dio che cammina tra gli uomini completamente noncurante di quegli uomini. Si, vi salvo, ma non state tanto a rompermi il ca@@o.

Sul lato della resa visiva, mi spiace, ma partiamo da lati opposti mi sa :)