lunedì 10 ottobre 2011

La Jetée di Chris Marker

Devo ringraziare chi mi ha consigliato questo lavoro. Mi è piaciuto così tanto che ho voluto inserirlo in questo spazio, chissà che, magari anche qualcuno di passaggio che capitasse per caso, non lo scopra.
Io stesso, pur sapendo della sua esistenza da tempo, non l'avevo ancora visto. Capita a volte, almeno capita a me, che ci siano opere consigliate e che non ci attirino più di tanto. Eppure,una volta decisisi a fruirle, ci si maledice per il tempo perso.
Ho usato il termine generico "lavoro" non a caso in quanto non sono in grado di definirlo. Si tratta di una narrazione su una sequenza di immagini ferme. l'effetto che, detto così, potrebbe sembrare statico acquista invece una vivicità e un trasporto di d'emozione che solo guardandolo potrete capire.
Il tutto dimostra essere diverso da ogni altra forma espressiva e contenerle tutte.
La storia si ispira esplicitamente alla trama del film "L'Esercito delle Dodici Scimmie" di Terry Gilliam (film che io adoro se può interessa). Pur avendo uno sviluppo molto simile si arriva a degli effetti molto diversi.
La storia parla soprattutto di ricordi, di sensazioni, momenti fermi che non sono più e che, allo tempo, sono ancora. L'immagine ferma amplifica l'effetto. Incredibilmente , senza che noi ce ne accorgiamo, ricrea la sensazione più che l'immagine in se. Il risultato è inaspettato.

sp



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