domenica 5 giugno 2011

Il trucco - ovvero come vi ho fregati



Una precisazione prima di iniziare. Quello che segue non vuol essere una spiegazione su ciò di cui parlano alcune mie storie, non tratterò del loro significato. Semplicemente, rendendomi conto di quanto "prendo" da altri fumetti per raccontare le mie storie, ho sentito l'esigenza di parlarne apertamente. Non ci sarà il cosa ma il come. Prenderò in esame gli ultimi tre episodi di CROSSOVER!!!, scegliendo un solo fumetto che ha influenzato ogni episodio.
Cliccando sul titolo verrete reindirizzati all'episodio
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EPISODIO 08: supereroe

Nell'ottavo episodio, dopo aver continuato sempre a procedere all'interno della griglia della striscia, arriva la rottura con l'inaspettata irruzione de la Folgore.
La tecnica dell'immagine fissa in cui l'inquadratura si avvicina così tanto da perderne il senso d'immagine, che tra l'altro ho già utilizzato in altre occasioni, non sapevo da dove l' ho tirata fuori. Avevo però la sensazione che non fosse affatto originale, anzi, che fosse proprio una di "quelle cose" che hai visto più e più volte. Poi ho capito, guardate qua:



di Alan Moore + Garry Leach

E ovviamente sono andato a rubare da quel supereroe ormai mitico per storia editoriale e trama che sta alla base di tutto il fumetto supereroico di stampo revisionista. E il bello è che nemmeno l'ho mai letto veramente ma solo spizzicato qualche pagina qua e la. Sto parlando di Miracleman (originariamente Marvelman), personaggio riplasmato a fine anni 70 dalla penna di Alan Moore e dalla matita di Leach.
Nella pagina che ho postato, dopo una avventura semplice e bambinesca, arrivati al solito lieto fine, vediamo l'inquadratura avvicinarsi sempre più, la nera pupilla arriva a coprire tutta la vignetta e questo ci porterà ad irromperere nel mondo reale.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Autori su autori continuano a cercare di reinventare il genere ma, sembra sempre più, che all'origine ci fosse tutto.
Quindi un titolo: Miracleman. Ma le influenza sono incalcolabili, da lavori successivi dello stesso Moore, a Sandman di Gaiman, al Sentry (che ne è ispiratore esplicito de la Folgore) di Jenkins.
Solo un ulteriore appunto. Ne la scena dell'arrivo de la Folgore mi sento di inserire tra le mie influenze, senza però averlo voluto copiare di proposito, Andrea Gadaldi, autore italiano di cui ho già parlato in passato.

EPISODIO 09: la favola della buona notte

Cambio. Modifico la linea narrativa e modifico l'impostazione della struttura. La storia diventa realistica e d'ambientazione familiare. Per questo mi è stato del tutto naturale avere come punto di riferimento le storie di Love and Rockets di Jaime Hernandez.


Jaime Hernandez

Non esagero se dico che Jaime Hernandez è il mio autore preferito. Le sue storie hanno scalzato anche quel Sandman che tanto mi ha sconvolto.
Jaime, assieme ai fratelli, è autore del fumetto indipendente Love and Rockets ma ognuno segue in modo indipendente le proprie storie. Credo di aver studiato il tratto di Jaime. L'utilizzo dei neri. Le figure femminili. I dialoghi così naturalistici. La quotidianità dell'azione che si innesca in un contesto inizialmente dal prefisso fanta. In L&R si rompe la solita narrazione della storia. Salti temporali da una scena all'altra. Piccoli eventi che hanno la stessa importanza di altri più "grandi". Il lettore deve leggere davvero, ogni vignetta è fondamentale.
La griglia diventa fissa. Ho letto un suo commento all'impostazione delle tavole, Jaime, affermava di come non fosse necessaria la ricerca di virtuosismi grafici nelle sue storie. Appunto, dipende sempre dalla storia. Ho scoperto quasi per caso di trovarmi bene con la tavola suddivisa in tre vignette lunghe.
Non troverete nient'altro come Love and Rockets e non troverete altri personaggi tanto affascinanti, delicati e imperfetti come quelli di Jaime.

EPISODIO 10: caffè e parole


Cambio. Mentre nell'episodio 9 ho voluto interpretare una narrazione con le sole immagini qui, al contrario, ho voluto basare tutto sul dialogo.
Era da un po' che pensavo a realizzare un fumetto in questo modo e questa era l'occasione buona. Questa storia è una spudorata scopiazzatura di stile a Kyle Baker e al suo Perchè Odio Saturno.

Kyle Baker

E non dite che non è un fumetto. Baker rinuncia ai baloon. Stilizza il tratto, usa grossolani tratti per un mezzotono. Il tutto rende il racconto fresco e frizzante. Le battute sono esplosive. Musicali. Hanno ritmo. Le espressioni esagerate, cartunesche e pur sempre reali. Perchè Odio Saturno è un fumetto stupendo che tutti dovrebbero leggere.
Baker ha realizzato altre e varie opere. Ha messo in scena la storia del Re Davide accostando al tratto cartunesco una delle storie più crudele e sanguinaria che sia mai stata narrata (ed è tutta la, sulla Bibbia, Baker non inventa nulla), ma non manca neanche Capitan America nei suoi lavori e chi pensa che quel tratto da cartoon non sia adatto ai supereroi, beh, non ha capito nulla.

Ecco a voi svelato il trucco. Resta molto poco della magia eh?

sp

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene...sono andato qualche volta a vedere spettacoli di magia. La prima volta rimani stupito, c'è emozione..ma già dalla seconda la suspance svanisce e l'unica domanda che senti dentro è "come diavolo ha fatto?". E' per questo che è bello scoprire i trucchi, per rinnovare l'entusiasmo, per scoprire che dietro a tutto questo c'è un lavoro, un allenamento..quella è la vera emozione..imparare giorno dopo giorno e magari mostrare quello stesso trucco ai tuoi amici quando avrai imparato. In poche parole, non è un male svelare i propri trucchi..e non è neanche un male ispirarsi ai grandi che ci hanno preceduto. E' un pò come nella musica...le note quelle sono, bisogna solo avere l'abilità di creare una nuova canzone. Personalmente non conosco nessuno degli autori/storie che hai citato (tranne Sentry)..ed è un bene perchè posso ampliare le mie conoscenze e scoprire i trucchi di un mago spilungone! :D
TrepiComics
P.S. Avevo già scritto un commento..ma forse si è perso..!

sTUDIOpAZZIA ha detto...

Bisogna fare attenzione. se si inizia ad osservare la storia solo per il "come" c'è il rischio di perderne il senso. soffermandosi sulla foglia si perde di vista l'albero (faccio il figo citando Vagabond).
e se non conosci quei fumetti spero per te che recupererai.
grazie Trepi

sp

enrico -kelith- ha detto...

Ecco, mi tocca chinare il capo di fronte alla cultura che condividi e a cui mi avvicino per la prima volta.
Bello, molto molto bello leggere come crei sviscerando il lavoro di chi ti ispira. Si vede quanta passione ti trasmette questa operazione e quanta voglia di non fare una banale copiatura ma una rielaborazione dello stile.
Te sei bravo, cazzo!
Love & rockets mi fa voglia. Ma in Italia è pubblicato o l'hai recuperato inglese?

sTUDIOpAZZIA ha detto...

ciao kelith. guarda, se riesco a far conoscere Love and Rockets a qualcun altro son davvero contento.
In italia la serie è pubblicata da Magic Press, al momento son disponibili 18 volumi più lo 0. credo siano ancora disponibili e non son nemmeno eccessivamente costosi. se inizi a leggerla ti do un consiglio(che è lo stesso che venne dato a me al tempo) non fermarti solo al primo volume per giudicare, può volerci del tempo per capire ed apprezzare. dagli almeno un paio di volume prima di decidere se ti piace o no.

sp

enrico -kelith- ha detto...

Che poi, boh, mi sento quasi intimidito dalla tua preparazione.
Io faccio tutto da profano, da adoratore di storie ma senza sensibilità di capire tutto fino in fondo. Faccio fanservice cazzo!

sTUDIOpAZZIA ha detto...

ma guarda che ora mi stai sopravvalutando.
a partte il caso dell'ultimo episodio e l'esplicita volontà di usare lo stile a la "Baker", nel resto dei casi è involontario. proprio perchè anch'io, essenzialmente, sono prima lettore e poi, lasciate l'azzardo dell'utilizzo del termine, autore.

sp

Anthony Holden ha detto...

Cool format and fun drawings!

Alessandro Scandiuzzi ha detto...

Gran bel post.
Costruttivo ed intelligente.
Fa davvero voglia di mettersi a disegnare e sceneggiare.
Dovetti dare prova di tutta la mia serietà quando, l'altra sera, per lavoro soffocai la brama di spennellare che mi avevi violentemente riacceso.