martedì 21 giugno 2011

Parlando di ANIMAls (si, mi piace e voglio che continui)


Sono sempre stato affascinato dalle riviste. Specialmente di quelle a –e sui- fumetti. Eppure, fino ad ora, non ne ho mai seguita nessuna. Ho sempre trovato una qualche scusa per non prenderla. Troppo cara. Questa non mi ispira. Non ne ho sentito parlare bene. Ne ho sentito parlare troppo bene. Continuavo perciò a lasciarle tutte sullo scaffale della fumetteria.

Alla fine -meglio tardi che mai si dice- mi son buttato e ho acquistato Animals. Sono stato influenzato anche dal sapere che avrebbe contenuto una storia di un dato autore, di cui non dirò si tratta di Makkox. L’importante è che l’ho acquistata e che ne son rimasto soddisfatto. Più che soddisfatto. E un po’ in colpa, dato vengo a sapere che è in difficoltà e deve prendersi l’estate per assestarsi che lo so che uno non cambia le cose ma magari si. Quindi eccomi qui a parlare della rivista Animals. Parlo per chi non la conosce, per chi la conosce ma non la legge e per che la legge e ne vuol parlare.

Animals, o meglio ANIMAls, è una rivista che in particolar modo parla di e a fumetti ma si prende anche lo spazio per racconti, articoli di approfondimento, qualche recensione. Insomma tutto ciò che è cultura. Vi si respira aria di libertà. E’ l’occasione di scoprire autori che non si conoscevano e di cui si è solo sentito accennare ma che, nel marasma dell’editoria attuale, si fatica a saperne di più. Personalmente, sono uno di quelli che tiene alla qualità di quel che legge e che si lamenta di quanto poco spazio ci sia per materiale davvero interessante. Ancora non posso acquistare TUTTO quello che vorrei. Devo fare una scelta, questo si, questo no. Questo mi interesserebbe, ma non so, forse dovrei, ma non ne so nulla, e se poi è una ciofeca? Ci si deve anche buttare per scoprire qualcosa di nuovo, e bello. Provate a leggere Animals. Ecco, Animals risveglia proprio il piacere delle lettura, essendo rivista lo si può leggere nell’ordine di storie che si preferisce. Tanto non si sbaglia. Lo si può leggere dove si vuole, tenere comodamente in ogni spazio. Ti accompagna se hai bisogno di cinque minuti come di più tempo. E sicuramente ci sarà la sorpresa di scoprire qualcosa di nuovo.

Inizialmente, prima di mettermi a ticchettare sulla tastiera, pensavo di parlare dei fumetti di quest’ultimo numero. C’ho ripensato, scopriteli da voi. Vi dico che c’è Manuele Fior (che se non conoscete questa è un’occasione per vedere uno dei suoi primi lavori), c’è Makkox (che mi ha gelato il sangue), c’è Edmond Baudoin (che mi ha fatto scoprire un argomento di cui non sapevo nulla), c’è Bastien Vivès (con i suoi quadretti esilaranti), c’è… Ma non vi dico nulla.

Quindi, con questo numero di giugno ANIMAls va in vacanza, promettendo di tornare a settembre con un nuovo piano. Io credo di aspettare l’inizio del nuovo ciclo per abbonarmi, ma questo non è importante.

Vi lascio il link al blog dove troverete tante informazioni: animals-theblog.blogspot.com/

sp

3 commenti:

laura scarpa ha detto...

Grazie caro Pazzo :) da tutti noi di ANIMAls. Sì, abbonarsi ora non va fatto, cambieranno le modalità, dunque... aspettate settembre e comprate questo cari lettori e visitate il blog, che cercheremo di rendere vivace come una rivista :)

The Polite Polar Bear ha detto...

Due dei tanti motivi per cui mi piace ANIMAls sono che
1. non ci sono solo fumetti,
2. i non-fumetti (racconti, illustrazioni, etc...) sono molto validi.

sTUDIOpAZZIA ha detto...

@ laura: grazie a voi e in bocca al lupo (va bene dirlo, vero?) per il lavoro futuro.

@ Guerrero: sono due ottimi motivi, vero. anche se per me, la vera "ciccia" sta nei fumetti.

sp