
Una
precisazione prima di iniziare. Quello che segue non vuol essere una spiegazione su ciò di cui parlano alcune mie storie, non tratterò del loro significato.
Semplicemente, rendendomi conto di quanto "prendo" da altri fumetti per raccontare le mie storie, ho sentito l'esigenza di parlarne apertamente. Non ci sarà il
cosa ma il
come. Prenderò in esame gli ultimi tre episodi di
CROSSOVER!!!, scegliendo un solo fumetto che ha influenzato ogni episodio.
Cliccando sul titolo verrete
reindirizzati all'episodio
.
EPISODIO 08: supereroeNell'ottavo episodio, dopo aver continuato sempre a procedere all'interno della griglia della striscia, arriva la rottura con l'inaspettata irruzione de la Folgore.
La tecnica dell'immagine fissa in cui l'
inquadratura si avvicina così tanto da perderne il senso d'immagine, che tra l'altro ho già utilizzato in altre occasioni, non sapevo da dove l' ho tirata fuori. Avevo però la sensazione che non fosse affatto originale, anzi, che fosse proprio una di "quelle cose" che hai visto più e più volte. Poi ho capito, guardate qua:

di Alan Moore + Garry Leach
E ovviamente sono andato a rubare da quel
supereroe ormai mitico per storia editoriale e trama che sta alla base di tutto il fumetto
supereroico di stampo
revisionista. E il bello è che nemmeno l'ho mai letto veramente ma solo spizzicato qualche pagina qua e la. Sto parlando di
Miracleman (
originariamente Marvelman), personaggio riplasmato a fine anni 70 dalla penna di
Alan Moore e dalla matita di
Leach.
Nella pagina che ho postato, dopo una avventura semplice e bambinesca, arrivati al solito lieto fine, vediamo l'
inquadratura avvicinarsi sempre più, la nera pupilla arriva a coprire tutta la vignetta e questo ci porterà ad
irromperere nel mondo reale.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Autori su autori continuano a cercare di reinventare il genere ma, sembra sempre più, che all'origine ci fosse tutto.
Quindi un titolo:
Miracleman. Ma le influenza sono
incalcolabili, da lavori successivi dello stesso
Moore, a
Sandman di
Gaiman, al
Sentry (che ne è ispiratore esplicito de la Folgore) di
Jenkins.
Solo un ulteriore appunto. Ne la scena dell'arrivo de la Folgore mi sento di inserire tra le mie influenze, senza però averlo voluto copiare di proposito,
Andrea Gadaldi, autore italiano di cui
ho già parlato in passato.
EPISODIO 09: la favola della buona notteCambio. Modifico la linea narrativa e modifico l'
impostazione della struttura. La storia diventa realistica e d'
ambientazione familiare. Per questo mi è stato del tutto naturale avere come punto di riferimento le storie di Love
and Rockets di
Jaime Hernandez.
Jaime HernandezNon esagero se dico che
Jaime Hernandez è il mio autore preferito. Le sue storie hanno scalzato anche quel
Sandman che tanto mi ha sconvolto.
Jaime, assieme ai fratelli, è autore del fumetto
indipendente Love and Rockets ma ognuno segue in modo
indipendente le proprie storie. Credo di aver studiato il tratto di
Jaime. L'utilizzo dei neri. Le figure femminili. I dialoghi così
naturalistici. La
quotidianità dell'azione che si innesca in un contesto
inizialmente dal prefisso fanta. In L&R si rompe la solita narrazione della storia. Salti temporali da una scena all'altra. Piccoli eventi che hanno la stessa importanza di altri più "grandi". Il lettore deve leggere davvero, ogni vignetta è
fondamentale.
La griglia diventa fissa. Ho letto un suo commento all'
impostazione delle tavole,
Jaime, affermava di come non fosse necessaria la ricerca di virtuosismi grafici nelle sue storie. Appunto, dipende sempre dalla storia. Ho scoperto quasi per caso di trovarmi bene con la tavola suddivisa in tre vignette lunghe.
Non troverete nient'altro come Love
and Rockets e non troverete altri personaggi tanto
affascinanti, delicati e imperfetti come quelli di
Jaime.
EPISODIO 10: caffè e paroleCambio. Mentre nell'episodio 9 ho voluto
interpretare una narrazione con le sole immagini qui, al contrario, ho voluto basare tutto sul dialogo.
Era da un po' che pensavo a realizzare un fumetto in questo modo e questa era l'occasione buona. Questa storia è una spudorata
scopiazzatura di stile a
Kyle Baker e al suo
Perchè Odio Saturno.
Kyle BakerE non dite che non è un fumetto.
Baker rinuncia ai
baloon. Stilizza il tratto, usa grossolani tratti per un
mezzotono. Il tutto rende il racconto fresco e frizzante. Le battute sono esplosive. Musicali. Hanno ritmo. Le espressioni esagerate,
cartunesche e pur sempre reali.
Perchè Odio Saturno è un fumetto stupendo che tutti dovrebbero leggere.
Baker ha realizzato altre e varie opere. Ha messo in scena la storia del Re Davide accostando al tratto
cartunesco una delle storie più crudele e sanguinaria che sia mai stata narrata (ed è tutta la, sulla Bibbia,
Baker non inventa nulla), ma non manca neanche
Capitan America nei suoi lavori e chi pensa che quel tratto da
cartoon non sia adatto ai
supereroi, beh, non ha capito nulla.
Ecco a voi svelato il trucco. Resta molto poco della magia eh?
sp