martedì 30 settembre 2014

Giorno due

E sono già in crisi d'intenti.

Oggi sto così:


Nei miei intenti doveva essere una domanda. L'aver scordato il punto interrogativo mi fa trovar da solo la risposta.

sp

lunedì 29 settembre 2014

Il primo fumetto stampato di essepì

Il mio peggior difetto è senz'altro l'accidia. Una cosa che devo fare per riuscire a fare qualcosa è mettermi nelle condizioni di essere obbligato a farla.
Per questo ho deciso di scrivere il qui presente post:

Tra un anno compirò trent'anni ed entro quella data voglio impegnarmi a stampare il mio primo fumetto.
Voglio fare una cosa piccola, anche poche copie, ma che piaccia a me. Un fumetto stampato.
Quindi qui lo dico e, chi legge ciò e se ne ricorderà, nel caso non adempirò a questo mio impegno, avrà tutto il diritto e il dovere di chiamarmi Merda.

Su questo blog e sulla pagina facebook di studiopazzia vi terrò aggiornati.

sp

p.s.: l'idea base c'è, è nuova. Mando a quel paese tutta la vecchia zavorra.

(il piede di essepì)




martedì 3 giugno 2014

Una parola

Non c'è molto da dire.
Anzi, ci si chiede, o meglio, mi chiedo, se ci sia qualcosa da dire. Stavo per scrivere "credo" ma non è il termine più corretto. Scrivo "sono convinto". Sono convinto che il punto non sia la quantità di idee o di informazioni da condividere. Né è importante il loro valore. Il tutto verte nel volerle condividere queste parole.
Perciò scrivo: non c'è molto da dire.

sp

venerdì 7 marzo 2014

Appunti di letture: Sandman

"Siamo già in quel periodo dell'anno?" (cit.)

Rileggo Sandman per l'ennesima volta. Ormai ho perso il conto.



Questa mattina, mentre aspettavo di andare a lavoro, leggo il capito d'epilogo de La Stagione delle Nebbie quarto volume della saga.
Lo leggo con scioltezza e piacere. Lo ricordo bene. E' una lettura sicura e familiare. Eppure, mi rendo conto, che le parole scritte possono essere intese in tutt'altro modo rispetto a quello che avevo sempre inteso.

[Ora parlerò esplicitamente della storia e ciò che avviene, se non l'avete ancora letto e vi turbano le anticipazioni non leggete.]

In questa storia Lucifero decide di abbandonare l'Inferno. Lo svuota di ogni anima dannata e caccia tutti i demoni che vi dimorano. Lascia la chiave del suo regno a Morfeo. Questi sarà messo in difficoltà dalle numerose richieste da parte di molti pantheon per venire in possesso dell'Inferno. Per farla breve alla fine saranno due angeli a nome del Creatore stesso, Dio, a richiedere la chiave. Morfeo gliela lascierà. L'inferno verrà gestito dai due angeli (uno dei due non ne sarà particolarmente felice), si riaprono le porte, tornano i dannati, tornano i demoni.
Dice l'angelo Ramiel: "Vi faremo del male. E non ci dispiacerà. Ma non lo faremo per punirvi, bensì per redimervi. Così dopo sarete migliori. E perchè vi amiamo. Un giorno ci ringrazierete per questo."
Nella vignetta successiva vediamo l'angelo librarsi in aria in una posa che ricorda tanto Superman.
Ora, tutte le altre volte che ho letto queste battute le ho sentite positive. Un'inversione di punto di vista. L'Inferno assume il ruolo non di dannazione ma di perdono attraverso la penitenza. Che è la visione della sofferenza insegnataci dal catechismo.
Non so perchè ma, quest'ultima volta c'ho visto altro. Mi è parso di sentire una nota discordante. E se in realtà volesse dire proprio l'opposto. L'angelo è costretto in quel luogo che non vuole abitare, a fare cose che non vuole fare. La sua sembra più una giustificazione. Un cambiamento solo nominale che in realtà mantiene lo status quo. Non per niente, quindi, quest'ultimo capitolo non ha un numero ma viene indicato dal segno infinito. Tutto resta uguale. Le azioni vengono ripetute.

Non credo che un'interpretazione escluda l'altro. Forse l'angelo è convinto del buon senso delle sue affermazioni. Sento gli echi delle buone intenzioni alla nascita di certi regimi.

Mi colpisce soprattutto che sia un pensiero mai sfioratomi prima e ora emerso.
Sarò cambiato.


E ora prendo in mano il volume successivo. Il Gioco della Vita.
Fu il primo dei dieci volumi di Sandman che acquistai. Ricordo la titubanza nell'acquisto, perchè sapevo chi era Gaiman. Mi ero informato sul fumetto e mi incuriosiva. Ma i disegni, quei disegni così brutti.
Ora sfoglio il volume e mi accorgo che non riesco proprio a vederci una bruttura.

mercoledì 5 febbraio 2014

Tornare a volare

Un giorno Marco tornerà a volare. Prima di farlo, però, dovrà volare nella mia fantasia. Per ora, i piedi, sono ancora pianati a terra.

Stò rimettendo disponibili le vecchie strisce, ne aggiungo una al giorno QUA.