giovedì 29 novembre 2007

Un Mondo in Bianco e Nero di Neil Gaiman (8 pagine di genialità)



Clark Kent: “Quello che odio di più è il sogno in cui sono un attore in una strana versione televisiva della mia vita.
Hai mai fatto un sogno così?”
Batman: “Capita a tutti, no?”
[Neil Gaiman- La Veglia]


Perché ho iniziato con una citazione da “la Veglia”? Un attimo e lo saprete.

Un po’ di dati:

Batman: BIANCO&NERO n.2 (del settembre ’96)
Edizioni Pley Press
48 pag, spillato, b\n

Sommario:
Copertina di Frank Miller

Prima copertina interna di Michael W. Kaluta

LEGGENDA
Scritto e illustrato da Walter Simon

IL CREATORE DI MOSTRI
Scritto da Jan Strnad
Illustrato da Richard Corben

GLI OCCHI DEI PICCOLI DEFUNTI
Scritto e illustrato da Kent Williams

I FIGLI DEL DIAVOLO
Scritto da Chuck Dixon
Illustrato da Jorge Zaffino

UN MONDO IN BIANCO E NERO
Scritto da Neil Gaiman
Illustrato da Simon Bisley

Seconda copertina interna di Tony Salmons

Batman: Bianco&Nero era una serie in cui, grossi calibri del mondo del fumetto, si avvicendavano misurandosi con l’uomo pipistrello attraverso storie brevi di sole otto pagine e (ovviamente) rigorosamente in bianco e nero.
Come direbbe Gaiman: ”questo è quello che vi serve sapere”.

Ma passiamo al motivo per cui state leggendo questo articolo: la storia di Neil Gaiman.
E’ davvero fondamentale la lettura di queste poche pagine a fumetti? Beh, la mia risposta è decisamente SI!
In queste 8 paginette l’autore britannico fa sfoggio di tutta la sua maestria narrativa. Ci propone una storia divertente ma che genialmente si rende disponibile ad una lettura a più livelli.
Batman non è altro che l’attore della propria vita, in senso letterale! Arriva agli studi e attende il suo turno in compagnia del suo collega, il Joker. I due conversano del loro lavoro, della condizione propria e altrui, della famiglia. Arriva il momento di girare e poi i due amici se ne vanno in mensa.
Questa la trama. Vi sembra poco? E’ solo perché non l’avete letta.
Tutto si trasforma in un allegoria. La prova schiacciante è la contrapposizione tra la prima e la seconda parte della storia. Nella prima i due attori provano le proprie battute, battute da fumetto, e ci si rende conto di quanto siano ridicole e insulse. Poi arriva il momento di girare e, come per magia, le stesse battute assumono vigore e importanza. Nel contesto della vignetta, della recitazione del personaggio, dell’espressione facciale, dell’atmosfera creata dal disegnatore tutto assume altro significato. E’ una sinergia che rende credibile quello che stiamo leggendo.
Gaiman ci parla del lavoro del fare i fumetti. Seziona la storia. Ci mostra i pezzi del puzzle. Ci fa vedere il disegno finale. Ma col cavolo che possiamo capire come ha fatto!

Non vorrei aver detto troppo rovinandovi la lettura, ma vi assicuro che non è così. “Un Mondo in Bianco e Nero” è un piccolo capolavoro, una gemma preziosa che ogni appassionato del papà di Sandman deve avere.
Vi accorgerete che ogni vignetta ha mille sfaccettature, ogni battuta una vera delizia da leggere, per non parlare del aver sfruttato a pieno le capacità del disegnatore.

Gaiman è un genio e, probabilmente con suo grande divertimento, ce l’ha dimostrato in sole otto pagine.
In conclusione, tornate a leggervi il dialogo tra Clark e Batman all’inizio di questa mia farneticazione, vi dice niente?

mercoledì 31 ottobre 2007

nuove nius sul film di Gaiman!!!-EVVAI!



Ecco un link interessante per gli amanti delle storie di Mr. Gaiman.


Da anni ormai, quanti ormai non so più, si parla dell'adattamento cinematografico di "Death-L'Alto Costo Della Vita".


Orrore!


La cosa positiva è che la regia sarebbe dello stesso Neil Gaiman.


Nel link seguente sembra che le speranze di ogni fans si stiano concretizzando:








speriamo bene.

sabato 27 ottobre 2007

il giovane Bill Watterson- spaccato di un precoce artista

Pubblicate alcune rare vignette del papà di Calvin e Hobbes



Nel seguente Link: http://ignatz.brinkster.net/cbillart.html potete trovare uno spaccato dell'attività artistica di un giovane Bill Watterson ancora al college.

Un salto nel passato di un autore di qui si sente la mancanza da troppo tempo.


(notizia tratta da : http://fumettidicarta.blogspot.com/)

martedì 16 ottobre 2007

Citazione

Voglio riportare un brano che mi ha sempre affascinato molto.
E' tratto da "American Gods" di Neil Gaiman.

Così inizia il capitolo in cui culmina la vicenda centrale del libro:
"Niente di tutto quello che è stato raccontato fin qui potrebbe accadere davvero. Prendetela come una metafora, se vi fa sentire meglio. Le religioni sono per definizione delle metafore, dopotutto: Dio è un sogno, una speranza, una donna, un ironista, un padre, una città, una casa più grande, un orologiaio che ha perso il suo prezioso cronometro nel deserto, qualcuno che vi ama, o addirittura, contro ogni evidenza, un essere celeste il cui unico obiettivo è fare in modo che la vostra squadra di calcio o il vostro esercito vincano, oppure che i i vostri problemi professionali o matrimoniali si risolvano e che voi possiate prosperare trionfando su ogni difficoltà.
Le religioni sono punti di osservazione che condizionano le vostre azioni, posizioni di vantaggio da cui osservare il mondo.
Quindi non sta accadendo niente di tutto quello che è stato raccontato fin qui. Cose simili non possono succedere. Non c'è una sola parola di verità. In ogni caso, quel che accadde dopo, accadde nel seguente modo: [...]"